martedì 2 giugno 2009

L'autobus per la realtà

Fermata d'Autobus, di Gao Xingjiang. E' l'opera teatrale di un’ora e venti che mi sono sparato 2 sabati fa. Premio Nobel per la letteratura, Gao Xingjiang inscena otto personaggi che, spinti alla deriva da un sistema assurdo, si trovano a una fermata di periferia e attendono l'autobus diretto verso la città. Ma passano i giorni, gli anni e loro son sempre lì. L'attesa infinita crea ansia e condiziona le loro vite (ecc…ecc...). Diciamo un’Aspettando Godot del sol levante. Inutile dirvi che, dopo pochi minuti, la ronfata profonda era in super agguato.

Poi, all’improvviso, il colpo di scena Pirandelliano. Un tizio entra in platea e, urlando incazzato, esclama:
“C’è da spostare un’X5 urgentemente!!!”
Silenzio tombale. Tutti si ammutoliscono, pure gli attori.
“C’è da spostare un’X5 urgentemente, il pullman non riesce a passare!!!!!!!!!”
Ecco allora, timidamente, spuntare una testolina dalle prime file e avviarsi verso l’uscita. Il tale incazzato, individuato il colpevole, rincara la dose:
“…e non c’è niente da ridere!!!”
Di contro il Suvista: “Ma come si permette?”
Di contro il pulmista: “Lei è un cretino!” I due si spostano all’esterno e le urla lentamente si spengono.
Al termine dello spettacolo nessuno ebbe più notizie sui due personaggi e l’accaduto acquistò un alone di mistero. Pensate, sul palco gli attori erano in attesa di un autobus che non passava e nel mondo reale, a pochi metri di distanza, il pullman non solo era arrivato, ma non riusciva addirittura a passare.
Ma allora chi ha più fantasia di tutti? La realtà.