lunedì 5 novembre 2007

Battiato politan

“Tramontato il maschio rude, quasi archiviato il metrosexual, è il momento dell’heteropolitan. Fisico da urlo e modi da bravo ragazzo, questa la nuova tendenza del maschio metropolitano. Alcuni “heteropolitan” sono considerati Thierry Henry, George Clooney, Brad Pitt e Clive Owen. I «nuovi uomini» sono ricercatissimi dalla pubblicità, soprattutto dalle aziende di prodotti cosmetici. Non a caso, una ricerca della Euromonitor ha calcolato che da qui al 2011 l’heteropolitan spenderà cifre record per la palestra e i libri di cucina, le innovazioni tecnologiche e i vestiti, i mobili per la casa e le vacanze”.
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Tratto da “D: la Repubblica delle donne”, novembre 2007
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Da sempre la sociologia ed i media hanno cercato di rinchiuderci in definizioni, studiando le nostre strutture sociali ed i processi che generano gruppi. Il fatto è che da un po’ di tempo non si accontentano solo di osservare e classificare i comportamenti, ma pretenziosamente li vogliono guidare, comandandoli. Ovviamente tutto in ottica di profitto. Noi, insicuri, indecisi ed in balia del giudizio altrui determinante, bruchiamo alla deriva mediatica come un gregge di pecore lobotomizzate dietro ad ogni stronzata spalmata su mensili per Donne Moderne e For Men. Se siamo single, poi, ci sentiamo uggiosamente soli e vorremmo fidanzarci. Da fidanzati, la routine ci sopprime e desidereremmo evadere. Se siamo ricce ci facciamo lisce, se siamo bionde ci facciamo rosse e così via. Senza mai domandarci quanto sia ridicolo far dipendere il nostro umore dal giudizio di altre persone. E pensare che la risposta l’aveva già trovata nel 1981 lo sconfinato Franco Battiato. Non ricercando la verità in un attico di qualche aperitivo o attraverso le parole orfane di congiuntivi del maschio metropolitano del momento. Ma dall’interno, alla scoperta dell’ormai celeberrimo centro di gravità permanente. Più efficace e carismatico di qualsiasi crema anti età.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Ah (da leggersi con sospiro) la cara indipendenza di pensiero ormai divenuta merce rara tanto quanto l'onestà intelletuale! e non credo sia solo questione di insicurezza caratteriale. penso sia anche conseguenza di una insicurezza culturale. Guai a pagare le conseguenze di ciò che pensiamo, guai a pagare le conseguenze di ciò che pensiamo. Battiato cantava: 'degna è la vita di colui che è sveglio, ancor di più di chi diventa saggio...' Forza ragazzi/e!
Rich -nuovo adepto della gastaldology -

Gasta ha detto...

benvenuto Rich
d'ora in poi la tua firma sul blog non farà che impreziosirlo

..e grande Battiato for ever

Anonimo ha detto...

il test mi ha detto che sono ubersexual, anche se in partita guardo il taglio di capelli dei giocatori (che fa molto champachic?)

Anonimo ha detto...

Luca, dal test io sono 100% UBERSEXUAL . Cazzo vuol dire ? che ho testosterone a palla ? Quello lo sapevo già. Copia anche la definizione di Ubersexual su Gastaldology o dimmi direttamente dove la posso andare a prendere

Gasta ha detto...

ECCO LA RISPOSTA
PER MAGGIORI INFO VAI SU
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2006/07_Luglio/06/persivale.shtml