martedì 18 dicembre 2007
Era un gioco o era un fuoco?
martedì 11 dicembre 2007
Culi & tette production
martedì 4 dicembre 2007
Careca
lunedì 3 dicembre 2007
INTERVENTO NON AUTORIZZATO!
Per capirci io sono quella con il camiciotto quadrettato arancione..molto country!!!
Saluti a tutti Gente!
Fe
http://fedegasfedegas.spaces.live.com/
martedì 27 novembre 2007
Adorato adepto
Le tracce proposte sono:
1- “La blëssa a passa, l’rest a resta”, tradotto in italiano “la bellezza passa, il resto resta”.
2- E’ incredibile quanto la smorfia di dolore sia simile alla smorfia di piacere. Siamo agli antipodi oppure il confine tra sesso e dolore è tremendamente sottile?
3- La religione è un surrogato della fede. Religioni e altri surrogati.
4- Qualsiasi cosa vi passi per il capo. Pensieri, pettegolezzi, storie di amori segreti, insulti (se con stile), denunce, racconti, calcio, quiz, burlate, fantasie erotiche, flirt estivi, sesso, manette, scappellotti, rose, emozioni.
L’iniziativa è aperta a chiunque, anche a quel sottobosco di timidoni che continuano a comunicare via personal mail anziché attraverso gastaldology. Tutti i post dovranno essere inoltrati entro fine settimana alla casella mail luca.gastaldi@gmail.com .
Domenica mattina, in compagnia del mio piumone e di una tazza di tè, leggerò i vostri capolavori e deciderò quale pubblicare. Buon lavoro.
martedì 20 novembre 2007
Ritorno al Pinin
lunedì 19 novembre 2007
Il lunedì delle zozzone
giovedì 15 novembre 2007
La settimana delle zozzerie
lunedì 12 novembre 2007
Paraschizzinoia
Non tiro mai l’acqua dello sciacquone.
Nei pub non mangio mai patatine dalle ciotole.
Mi detergo le mani 200 volte al giorno.
Non bevo alla bottiglia, neanche da solo.
Odio i peli del gatto e l’odore del cane.
Impugno sempre la tazzina del caffè con la mano sinistra,
Ispeziono le curve di una forchetta più accuratamente di quelle di una donna.
Ma per essere dei buoni amanti bisogna non essere schizzinosi? Se talune cose che si combinano tra i sessi si son sempre chiamate zozzerie, sporcaccionate o semplicemente porcate, la risposta sarà sicuramente sì. Oppure il sesso, come predicavano (e praticavano) i pagani, è qualcosa di intimamente più alto e puro, fatto precipitare in viscere bisunte dall’avvento dell’attuale religione monoteista che lo ha sempre considerato, appunto, “sporco”? Boh. Ora vi saluto. Vado a detergere tastiera e mouse con alcool isopropilico disinfettante.
lunedì 5 novembre 2007
Battiato politan
Tratto da “D: la Repubblica delle donne”, novembre 2007
martedì 30 ottobre 2007
Deliri da contravvenzione
Perdonami se te lo dico, ma non hai capito proprio un cazzo. Se uno dribbla a 160 all’ora il panettiere o il farmacista non devi venire da me che mentre mangio pane e salame mi faccio 2 bicchieri di barbera vivace. Se un coglione alterno chic per fare il figo si organizza le vacanze in Yemen e prenota una capanna nel villaggio dei ladroni, non lo devi liberare coi miei soldi, ma il riscatto se lo paga lui. Se una topina anche d’inverno si veste “minimal”, rigorosamente con cosce, ombelico e schiena all'aria aperta, i medicinali non glieli passi, ma se li compra (ragionando bene quest’ultimo esempio non calza un gran che, anzi sarebbe doveroso riflettere in merito ad una serie di incentivi e sgravi a favore dello stile minimal invernale...).
Tutto questo, tra l’altro, in nome della sicurezza di noi cittadini. Ma quale sicurezza? La verità è che la sicurezza è soggettiva. Ed è dimostrabile scientificamente. Nel mio caso, ad esempio, il metodo contraccettivo più sicuro è la retromarcia. Da anni, infatti, la sperimento affinandola con successo in tutti i miei rapporti non occasionali, e di cicogne in giro non ne ho mai viste svolazzare.
giovedì 25 ottobre 2007
we love football
domenica 21 ottobre 2007
Giriamo la frittata
D. : “Sei poi uscita con Brad?”
O. : “Si, ed abbiamo trascorso una bella serata. Mostra sui Longobardi, aperitivo, passeggiata in centro ed una volta sotto casa….bacio sotto il portone!”
N. : “Carìinooo…”
N. : “…e poi, cosa gli hai combinato, zoccolona...!”
A. : “…e ci sapeva fare?”
O. : “E poi un cazzo! Mentre mi baciava ha incominciato a leccarmi tutta, labbra, naso, guance, denti…che schifo!”
D. : “Nooo! Ti sei beccata uno sbrodolone!”
O. : “E pensare che con quel sorriso, quelle labbra e soprattutto quel culo avrei immaginato ben altre cose che asciugarmi la sua bava dalla faccia…”
N. : “E’ proprio questo il pericolo degli sbrodoloni, non te ne accorgi fino a quando non ti immergono nella loro saliva.. sono i peggiori!”
A. : “Io di lingua a cozza ne ho scaricato uno la scorsa settimana”
O. : “Amiche, secondo voi anch’io dovrei lasciare Brad?”
D. : “Brad? Vorrai dire Sbrod! O Brodino!”
D., O., N., N., A. : “Ah…ah ah!...”.
Se le ragazze potessero ascoltare quello che diciamo durante le nostre uscite da cani sciolti e conoscere dove posiamo gli sguardi mentre esaminiamo clinicamente le loro passeggiate, ci lascerebbero all’istante.
Pensandoci bene, la cosa è reciproca.
martedì 16 ottobre 2007
La castità dei castrati (I Caraibi sono qua)
Così ringhiava tempo fa una giovane ospite intervistata da Chiambretti a Markette. Capello corto, occhi cobalto, spirito indomito e perfidia latente travestita da ingenuità puerile. È lo standard femminile di questi ultimi tempi, da quando la candida Barbie è stata sostituita (qualcuno dice addirittura uccisa) dalle perfide Winx. Ragazzine di prima media armate di lucidalabbra e ombelichi scoperti questionano il sesso meglio di un trattato sul tantra, lasciando i maschietti del resto della classe, ancora alimentati a pane e play station, attoniti ed increduli.
Mi è sempre puzzato lo sventolio dei buonisti filo-vaticani del ritrovato valore della castità tra i giovani, eroi del terzo millennio, che rifiutano il compromesso con l’immoralità certi che la purezza custodisca l’amore autentico. Penso infatti che tutto questo sforzo nel ricercare la propria integra dignità non derivi dall’alto dei cieli, ma debba essere ricercato un po’ più in basso, a circa un metro da terra, raggomitolato paurosamente in mezzo alle gambe degli ometti. Povero pistolino, bersagliato fin dalle tue prime erezioncine mattutine da sensi di colpa, ansie e super falli cosmici in giro per la tv, ora non ne vuoi proprio più sapere. Vai a trascorrere le vacanze a Cuba o in Brasile a fare il pieno di machismo e spedisci le farfalline, nel frattempo anche loro entrate in crisi, in terre sperdute alla ricerca di bambù giamaicani e caraibici.
martedì 9 ottobre 2007
L'involuzione della specie
Non dobbiamo certo scomodare Darwin per affermare che è l’ambiente a compartimenti stagni della nostra tanto amata città delle auto e dei cioccolatini, militare prima e industriale poi, ad aver creato questi mostri. Tra i lampioni illuminati che cingono la Mole pure i trans portano il tauilleur e anche chi non può permetterselo se la tira. Una vera catastrofe per i maschietti smaniosi di fusa, carezze e graffi da gattine ruffiane. Dapprima sballottata alla deriva genetica, la specie (un po’ sfigata) dell’Homus Taurinense è uscita dalla pàuta e si è progressivamente evoluta, affinando le caratteristiche ruspanti che la rendono meglio adatta a questi ambienti aridi ed impervi. Ora possiede gli attributi per invadere l’Italia, ma di certo non lo farà. Non sia mai che qualcuno lo venga a sapere..
Shampista (o shampa): non ha bisogno di definizioni, l’antitesi della classe in formato scorreggia.
Tamarracabina: shampa con sindrome di inferiorità verso le cabinotte (o paroline, ecc..) che fa di tutto per assomigliarle.
Shampachic: shampa curata in modo grazioso e sobrio, che non dà a vedere la sua derivazione tamarra (fino a quando non la si vede sputare in terra).
(mi scuso se sull'argomento "shampa" manca qualche definizione, ce ne sarebbero troppe…)
Pàuta: \ p'&ut& \ sost. f. fango. Al plurale pàute. Vedere anche paciòch, nita.
giovedì 4 ottobre 2007
L’occhio vuole la sua parte. E gli altri pure
Alcune sere fa, assaporando per caso un famoso liquore alla pesca (in coda ad un paio di Rum Cooler), non solo sono stato teletrasportato nel passato al tempo delle prime ciucche, ma con piacevole sorpresa ho anche resuscitato il profumo d’erba umida delle sere estive, dove di nascosto ci sdraiavamo con le ragazze. E poi ancora il gusto dei primi baci, lunghissimi e fradici di lingue pioniere, le prime tette sfiorate da polpastrelli indiscreti ed esausti dopo aver slacciato cinture e scavato canottiere, l’odore dei capelli, della pelle sudata, della patatina. “Eccezionale”, mi son detto, “devo assolutamente dare dei compiti per casa la prossima settimana”. Eccoli.
Compiti per casa di questa settimana
Non affrettate l’amore, ma guardatevi intensamente, sussurratevi nelle orecchie poesie di Neruda, cospargetevi il corpo con dolci d’uva e con miele, degustatevi, palpatevi partendo dalle parti del corpo meno esplorate ed annusatevi tutti. Perché i sensi sono l’anticamera del piacere.
lunedì 1 ottobre 2007
Matado !
giovedì 27 settembre 2007
Nel nome del Derby
E quanti Derby.
Prima quelli raccontati, di Pulici, Graziani, Causio e Bettega. Poi quelli di Le Roi Platini (è colpa sua se ho deciso di fare l’attaccante) fino ad arrivare al rocambolesco 3-3 del 2001 ed al goal di tacco di Del Piero. Ed ora eccoci nuovamente qua, ad aspettare con brama. Da tifoso anomalo, scarno di stadio e di curva (destino di chi ha praticato il calcio a 11 per lungo tempo), non provo odio particolare per l’una o l’altra squadra. Certo, quando il Toro o l’Inter non vincono il mio lunedì ha tutta un’altra facciata. Ma odio no.
Passione.
Passione, quella si. Prima di tutto per il calcio in ogni sua espressione come suscitatore di emozioni. E poi per la mia squadra. Formicolio allo stomaco, tipo innamoramento, ma più smanioso. Trepidazioni. Inquietudini. Spasmi. E poi liberazione, gioia. Quella che devi urlare fuori a tutti i costi: il goal.
E se Bukoswsky desiderava esser seppellito vicino all’ippodromo, così che potesse sentire l’ebbrezza della volata finale, io mi farò sotterrare vicino allo stadio, così che possa sentire l’urlo di passione recondita sprigionato dal principe dei goals, il goal segnato durante quella dolce sofferenza chiamata Derby.
martedì 25 settembre 2007
Il filosofo barcollante e la dottrina vespertina
Il filosofo barcollante ha preso consapevolezza della propria erudizione e la gente ha incominciato ad ascoltare e raccogliere i dardi della sua dottrina vespertina una sera quando, consolando un amico sopraffatto dalla tristezza per esser stato lasciato dalla sua fida (storicamente considerata dai più come donna di malaffare nonché passeggiatrice mondana), gli disse: "Se ti compri un secchiello bucato, poi non lamentarti di essere senz'acqua".
martedì 18 settembre 2007
La Sindrome della Ciambella
“Nessuno dei due, signora, sono il fidanzato di una amica della sposa”
“Ah. Che bella coppia, nèh? E quanto sono innamoraaati, si vedeva da come si guardavano l’un con l’altra sull’altare..”
“E’ da molto che stanno insieme?”
“Ma disme nen, dopo sei mesi che si parlavano hanno già deciso di sposarsi. Ho dovuto in fretta e furia farmi portare da mia figlia a comprare un vestito da festa”
“Speriamo che non li colpisca la Sindrome…”
“Come…?”
“Niente, signora. Niente.”
In questo scorcio di settembre come ogni anno intasato da riti nuziali, farciti di amori sempre più formato discount sempre meno produzioni artigianali di qualità, è molto difficile non essere inghiottiti da almeno un matrimonio. Così domenica pomeriggio, ispirato in egual modo dal Nebbiolo del pranzo di nozze, dal Mielò ingurgitato la sera prima a Caluso e dall'alito al peperone bagna' 'nt l'oli della signora di Barge zia della sposa nonché mia vicina di Macarena, ho accostato il fantastico mondo dei matrimoni last minute ai momenti d'angoscia vissuti quando la spietata Sindrome della Ciambella si impossessava di me con cadenza periodica.
- inebriamento iniziale
- palpitazioni
- formicolii
- somme di denaro immense gettate in eterne e mielose conversazioni telefoniche
- dichiarazioni d’amore shakesperiane
Il tutto sfumato da nebbie infatuanti, tremendamente abili a cospargere con polvere di stelle il capo della malcapitata fidanzata di turno avvolgendola in un’abbagliante veste rosa da principessa incantata.
Che fare? Silenzi, ritardi, impegni vari, ancora silenzi, qualche lacrima. Ed ogni volta la promessa (da marinaio) di non partire più in quarta in un rapporto. Ma l’amore, si sa, è il contrario della dichiarazione dei redditi: si dichiara sempre di più di quello che si ha. Seppur siano presenti molti evasori.
martedì 11 settembre 2007
Avere 30 anni
Un ringraziamento particolare va a mia sorella Federica, senza la quale i due filmati non avrebbero avuto luogo. C'è qualche imprecisione, voi passateci sopra.
GUARDA il "Tributo a DISCO INFERNO", l'incrollabile ballerino rivelazione special guest della serata
mercoledì 5 settembre 2007
La isla bonita
Abbiamo stimato che non meno del 60% dei seni presenti sull’isola abbia visto almeno una volta il bisturi. E siamo arrivati ad una conclusione: nella penisola iberica il tanto desiderato e discusso lifting alle mammelle lo passa la mutua. W la Spagna, W Zapatero, W il gel riempiente al silicone.
mercoledì 29 agosto 2007
Antipasto Ibicenco
giovedì 2 agosto 2007
Chiuso per ferie
Ore 19.30, tramonto sulla spiaggia al Cafè del Mar. Musica lounge, il sole de la tarda che ti accarezza il viso, il mio Mojito. Tutto questo moltiplicato per quindici giorni all'interno della splendida cornice di Ibiza, naturalmente insieme ai mie 3 instancabili compagni di viaggio. Buone vacanze a tutti amici miei, il blog riapre a fine agosto. E ricordatevi che visitare un luogo non è fotografare i monumenti, ma parlare con le persone, carpire i loro sguardi e conoscere le loro storie, assaporando i loro sorrisi.
Ma soprattutto visitare è...esplorare il più possibile gli aspetti "faunistici" e "floristici" della zona, ed io e Boris cercheremo di mettercela tutta.
Havana, agosto 2004. Ragazza cubana che pretende mancia per le foto scattate da me e Boris.
martedì 31 luglio 2007
Camperology
Proprio come nel romanzo di Trueba, "4 amici" (che consiglio a tutti sotto l'ombrellone), i nostri eroi hanno deciso di concedersi un week da leoni, come illusoria fuga dalla quotidianeità.
Dal Piemonte alla Liguria, dall'Essaouira all'Evita passando per le Vele, attraverso insolite sangrie (farcite di martini e rhum) che vanno giù piacevolmente per poi colpire a tradimento, cancelli lucchettati del campeggio scavalcati in malo modo, un sacco di soldi buttati ma soprattutto tante risate, hanno consolidato ancor di più la loro amicizia in una tardiva fine dell'adolescenza.
Nota: le foto pubblicate sono quelle "ufficiali", per quelle del "back stage" della camperata è necessario fare richiesta e passare il test d'ammissione...
lunedì 23 luglio 2007
La luna piena risplende nel mare, e tu nel mio cuore
Monte dei Cappuccini. Dialogo tra due innamorati che ho inavvertitamente ascoltato.
LUI:"La luna piena risplende nel mare, e tu nel mio cuore"
LEI: "Grazie amore. Hai sentito che Gasta ha un blog?"
LUI: "La luna è lì, banale e sorprendente insieme, immutata e inaspettata insieme, ..."
LEI: "Si chiama GASTALDOLOGY. E' un nuovo movimento di pensiero, nato in modo spontaneo una sera, sembra in Drogheria, quando Luca spiegò a pochi fortunati il rapporto mistico che intercorre tra ragazze sabaude e pari sesso del resto del mondo... Avrà a che fare con Scientology?"
LUI: "...come sei tu, nella mia vita e nel mio cuore"
LEI (sorridendo sbarazzina) :
"Chissà cosa vorrà scriverci quella sagoma..."
LUI: "Dentro di me il buio, presso di te, la luce"
LEI : (occhi all'insù, sguardo stralunato)
"...inserendo un commento, poi, potrò mettermi in contatto con lui.."
LUI: "Dentro di me l'amarezza, in te, la gioia"
LEI: (si scopre il collo dai capelli, e, mentre la sua lingua inumidisce le labbra, sulle guance compare un leggero pallore)
"...pensieri, racconti, fotografie...sue e dei suoi amici... mmmh ..."
LUI: "Stenditi qui sotto il rovere, Giacinta, come donna pagana, con me.."
LEI: (la sua mano innocente ha già raggiunto il seno, abbronzato e avvolto solo da una canottierina scollatissima)
"... mmh ...sembra anche voglia pubblicare un romanzo a puntate... uuh ..."
LUI: "abbracciami e specchiati nei miei occhi, vedrai in un modo la tua pudicizia, nell'altro la mia brama.."
LEI: "... sssì ....amore sei fantastico"
LUI: "Grazie, lo so"
mercoledì 11 luglio 2007
Tanto per cominciare
Diciamo che il blog non è neppure nato, è ancora in fase embrionale.
Ma 1. avendo già superato il periodo "abortivo" stabilito dalla legge 2. ..e poi io sono contrario a queste cose ---> avanti così, proseguiamo.
Poco importa. Con la calma stoica che contraddistinse S. Giuseppe nel cercare un posto libero tra le locande di Betlemme una notte di dicembre di qualche anno fa, inizio questa nuova avventura. Con la sua calma e perchè no, anche la sua benedizione. Uomo e santo che, seppur gli indizi erano di molto a suo sfavore, NON fù effettivamente cornuto.
Ma che non trombò mai.