martedì 27 novembre 2007

Adorato adepto

Adorato adepto, beneamata adepta, oggi la tua voglia di leggermi è saldamente controbilanciata dalla mia non voglia di scriverti. Morale: il post di questa settimana me lo inventi tu.
Le tracce proposte sono:
1- “La blëssa a passa, l’rest a resta”, tradotto in italiano “la bellezza passa, il resto resta”.
2- E’ incredibile quanto la smorfia di dolore sia simile alla smorfia di piacere. Siamo agli antipodi oppure il confine tra sesso e dolore è tremendamente sottile?
3- La religione è un surrogato della fede. Religioni e altri surrogati.
4- Qualsiasi cosa vi passi per il capo. Pensieri, pettegolezzi, storie di amori segreti, insulti (se con stile), denunce, racconti, calcio, quiz, burlate, fantasie erotiche, flirt estivi, sesso, manette, scappellotti, rose, emozioni.

L’iniziativa è aperta a chiunque, anche a quel sottobosco di timidoni che continuano a comunicare via personal mail anziché attraverso gastaldology. Tutti i post dovranno essere inoltrati entro fine settimana alla casella mail luca.gastaldi@gmail.com .
Domenica mattina, in compagnia del mio piumone e di una tazza di tè, leggerò i vostri capolavori e deciderò quale pubblicare. Buon lavoro.

martedì 20 novembre 2007

Ritorno al Pinin

Credo di poter affermare con approssimativa sicurezza che mio nonno Giuseppe, detto Pinin, durante i suoi primi 30 anni abbia avuto la fortuna di conoscere suppergiù 400 ragazze. Noi, tra licei, università, vacanze in giro per il mondo, chat, my space e avatar, all’incirca 4.000. Forse perché il povero nonno Pinin, ai suoi tempi, in un’ora di tragitto riusciva a percorrere una cinquantina di km. Noi, comodamente seduti su di un jet a 900 km/h, dopo 60 minuti ci troveremmo in qualche biondissimo paesino del nord Europa. Alta velocità, velocità della luce, internet che da “facile” diventa “veloce”. Che bello. Che bello che la tanto ambita velocità, traguardo e baluardo dell’era tecnologica, ci abbia fottuto senza che ce ne accorgessimo. Da quando quel pistola di Beniamino Franklin coniò il famoso detto “Il tempo è denaro” e, di fatto, promosse la “fretta” da fastidioso incomodo da debellare a entità più alta, ebbe inizio l’inesorabile discesa culturale e spirituale di noi occidentali. Acquistiamo, consumiamo e viviamo con frenesia qualsiasi cosa, con il risultato che la mentalità usa e getta ha appestato anche i rapporti interpersonali, che nascono, si consumano e muoiono in fretta. Nuova gente è arrivata e brama di conoscerci, perché sola. Più gente c’è, più ci sentiamo paradossalmente soli. Ovviamente la necessità di far presto a tutti i costi è arrivata anche dove non avremmo voluto, cioè nel sesso. Oltre alla crescente presenza dei simpatici eiaculatori precoci, lo testimoniano le tante prese di posizione in favore della mitica sveltina, anche da parte delle donne (!?!).
Chi volesse insorgere contro questo distorto modo di vivere il nostro tempo può trovarsi ogni sera al "Dopo lavoro" di Piobesi Torinese. Lì troverà uno sparuto gruppo di ribelli che giocano a scopa capeggiati da nonno Pinin. Che, non dimentichiamocelo, scrutò attentamente ognuna delle 400 pollastre a sua disposizione, ne scelse 1 e non la cambiò più.
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. Creta, estate 2006

lunedì 19 novembre 2007

Il lunedì delle zozzone

Si chiude la settimana delle zozzerie con le rappresentazioni della natura. Buon lunedì ragazzi.

giovedì 15 novembre 2007

la settimana delle zozzerie 2

Le zozzerie continuano

VENERDI'

SABATO E DOMENICA

La settimana delle zozzerie

Causa problemi tecnici alla barra destra del blog, quello che volevo mettervi lì ve lo posto.


Prosegue dunque la settimana delle zozzerie, con il mercoledì perso di ieri


....ed il giovedì

Unodei miei 5 libri preferiti, inoltre, hanno pensato bene di raccontarlo in un film, con la splendida Mezzogiorno nel ruolo di Fermina Daza

lunedì 12 novembre 2007

Paraschizzinoia

Non apro mai le maniglie delle porte dei cessi,
neanche quelle di casa mia.
Non tiro mai l’acqua dello sciacquone.
Nei pub non mangio mai patatine dalle ciotole.
Mi detergo le mani 200 volte al giorno.
Non bevo alla bottiglia, neanche da solo.
Odio i peli del gatto e l’odore del cane.
Impugno sempre la tazzina del caffè con la mano sinistra,
meno bocche si sono posate da quel lato.
Ispeziono le curve di una forchetta più accuratamente di quelle di una donna.

Ma per essere dei buoni amanti bisogna non essere schizzinosi? Se talune cose che si combinano tra i sessi si son sempre chiamate zozzerie, sporcaccionate o semplicemente porcate, la risposta sarà sicuramente sì. Oppure il sesso, come predicavano (e praticavano) i pagani, è qualcosa di intimamente più alto e puro, fatto precipitare in viscere bisunte dall’avvento dell’attuale religione monoteista che lo ha sempre considerato, appunto, “sporco”? Boh. Ora vi saluto. Vado a detergere tastiera e mouse con alcool isopropilico disinfettante.

lunedì 5 novembre 2007

Battiato politan

“Tramontato il maschio rude, quasi archiviato il metrosexual, è il momento dell’heteropolitan. Fisico da urlo e modi da bravo ragazzo, questa la nuova tendenza del maschio metropolitano. Alcuni “heteropolitan” sono considerati Thierry Henry, George Clooney, Brad Pitt e Clive Owen. I «nuovi uomini» sono ricercatissimi dalla pubblicità, soprattutto dalle aziende di prodotti cosmetici. Non a caso, una ricerca della Euromonitor ha calcolato che da qui al 2011 l’heteropolitan spenderà cifre record per la palestra e i libri di cucina, le innovazioni tecnologiche e i vestiti, i mobili per la casa e le vacanze”.
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Tratto da “D: la Repubblica delle donne”, novembre 2007
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Da sempre la sociologia ed i media hanno cercato di rinchiuderci in definizioni, studiando le nostre strutture sociali ed i processi che generano gruppi. Il fatto è che da un po’ di tempo non si accontentano solo di osservare e classificare i comportamenti, ma pretenziosamente li vogliono guidare, comandandoli. Ovviamente tutto in ottica di profitto. Noi, insicuri, indecisi ed in balia del giudizio altrui determinante, bruchiamo alla deriva mediatica come un gregge di pecore lobotomizzate dietro ad ogni stronzata spalmata su mensili per Donne Moderne e For Men. Se siamo single, poi, ci sentiamo uggiosamente soli e vorremmo fidanzarci. Da fidanzati, la routine ci sopprime e desidereremmo evadere. Se siamo ricce ci facciamo lisce, se siamo bionde ci facciamo rosse e così via. Senza mai domandarci quanto sia ridicolo far dipendere il nostro umore dal giudizio di altre persone. E pensare che la risposta l’aveva già trovata nel 1981 lo sconfinato Franco Battiato. Non ricercando la verità in un attico di qualche aperitivo o attraverso le parole orfane di congiuntivi del maschio metropolitano del momento. Ma dall’interno, alla scoperta dell’ormai celeberrimo centro di gravità permanente. Più efficace e carismatico di qualsiasi crema anti età.