mercoledì 19 marzo 2008

Quanti me ne dai?

Le maniche corte risuscitate dagli armadi durante questi pomeriggi di sole mi hanno indotto, come ogni anno, a dichiarare guerra ad addominali appannati, trippicipiti e pettorali in pericolo di caduta. La prova costume è praticamente dietro l'angolo ed una resettatina agli arti superiori appare cosa doverosa nonché indispensabile.
Se fino allo scorso anno mi limitavo ad alzare un po’ di pesi e concedermi qualche corsettina, l’entrata nel fantastico mondo dei 30 anni mi ha anche indotto a ragionare su come le altre generazioni percepiscano la nostra età e sugli effetti che il tempo provoca sui contorni occhi e sui cuscinetti adiposi che cingono i nostri fianchi.

Cosa pensano di noi i 20enni:
avete più fascino;
avete più soldi;
siete in formissima;
alla vostra età noi spaccheremo il mondo;
piantatela di lamentarvi del tempo che passa, i veri vecchi sono i 40-50enni

Cosa pensano di noi 40-50enni:
avete più capelli;
avete meno preoccupazioni;
avete più donne (o uomini);
alla vostra età noi spaccavamo il mondo;
piantatela di lamentarvi del tempo che passa, i veri vecchi siamo noi

Ebbene amici, non c’è nulla di peggio che essere incompresi, ed il mondo intero non comprende il nostro dramma. Il dramma di entrare in campo con la palla ai piedi, petto in fuori e testa alta di chi sprizza esperienza da parastinchi e pantaloncini ed essere travolti da un diciannovenne di 80 kg con i suoi quadricipiti esplosivi. Il dramma di iniziare per la prima volta a tifare un calciatore più giovane di te (penso sia per questa ragione che il mio idolo continui ad essere Del Piero). Il dramma di non reggere più con gli amici due serate alcoliche in successione!!
L’equilibrio come sempre sta nel mezzo ed il venir meno di una certa freschezza è controbilanciato da quel briciolo di maturità in più che nel frattempo dovrebbe essere arrivato. Che si traduce in qualità. Dei rapporti, delle relazioni e del modo di essere. Ma fissare intensamente una ragazza, accorgersi che anche lei ricambia il tuo sguardo catapultando l'autostima alle stelle, capire che forse è la volta buona perché sta per rivolgerti parola e sentirsi sussurrare: "scusi, può spostare la sua auto parcheggiata in seconda fila, io e mia mamma vorremmo tornare a casa"..., è molto imbarazzante.
Come una mosca nella minestra.

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao! a 40 è più dura...
e odio quando mi salutano con il "signora" finale!

Anonimo ha detto...

25....di galera!

Anonimo ha detto...

Anche per questo domenica 13 io, il buon gasta e l'esimio Ghione ( chiunque lo desideri, sarà il ben venuto), correremo la stratorino.
Per diostrare ai ventenni che potranno pure travolgerci in campo ma sui dieci km non c'e' confronto.
Vi abbraccio
Fabio

Gasta ha detto...

Per Fabio:
ieri ho iniziato la preparazione per la Stratorino. 25minuti di corsa mi sarò fermato 3 volte. Lingua strisciante. Ce la faro? In ogni caso sul bancone di un bar non ci batte nessuno

Per rosalia: vedi punto 2 "cosa pensano i 40-50enni di noi"

Anonimo ha detto...

eheheh ho letto ho letto :)
Ciao e auguri
RòSELIA

Anonimo ha detto...

penso che i ragazzi ventenni ammirino le trentenni perchè hanno più esperienza rispetto alle loro coetanee; ed gli uomini quarantenni e cinquantenni desiderino le trentenni perchè più giovani, ma non troppo!
Beena

Valerio ha detto...

Vi comunico ufficialmente che alla Stratorino parteciperà anche il campione rionale di San Mauro, Ciccio Macrì, noto runner della SECONDA cintura torinese.
Buona Pasqua a tutti e viva i trentenni che non mollano mai!

Anonimo ha detto...

buona pasqua a tutti anche da parte mia!
W LE TRENTENNI!!!!!!!!!!!!
Beena

Anonimo ha detto...

Passo per augurarti giorni sereni e felici.