lunedì 17 novembre 2008

Italians see it better

Circa 10 anni fa, durante uno dei miei frenetici zapping serali, scorsi un individuo in giacca e cravatta intento ad osservare una TV 14 pollici. Che cazzo è sta roba? Sbottai sorpreso. La TV 14 pollici, di spalle alla telecamera, trasmetteva una partita di calcio e lo sbarbatello la raccontava ai telespettatori. Nel frattempo un gruppo di presunti opinionisti sportivi urlava insultandosi. Sorrisi e sarcasticamente divertito dal buffo teatrino ironizzai: "Toh, un tizio che guarda la partita al posto tuo e te la racconta, non san più cosa inventarsi. Fra qualche tempo vedremo tizi che ci racconteranno film, spettacoli teatrali, serate in discoteca, matrimoni e amplessi". Credevo fosse la solita meteora televisiva di qualche rete locale, in realtà queste trasmissioni con il passare del tempo si sono ritagliate il loro spazio imponendosi come alternativa alla visione diretta delle partite. Ma il successo di questi format, giustificato fino a qualche anno fa dalla bassa diffusione nelle case italiane delle TV a pagamento, oggi appare quantomeno singolare. Perché inserire tra noi e la realtà un intermediario che si emoziona in nome e per conto, urla, gioisce, piange, si dispera e gode al posto nostro?A pensarci bene nel sesso questo può far comodo. Per lo meno i dati sembrano confermarlo: il calo del desiderio sessuale dell'uomo è triplicato negli ultimi dieci anni. Se prima era lei a cercare scuse, adesso è lui a utilizzare l'alibi del mal di testa sotto le lenzuola. Il macho mediterraneo, uscito spavaldo dal bar preferisce scappare tra le braccia virtuali di un'amica di chat o l'abbraccio morboso ma distaccato di un film porno. Le donne virtuali, si sa, sono sempre soddisfatte qualunque sia la prestazione e nei film porno a trombare c'è qualcun'altro al posto suo. Così si passa velocemente dal fare al guardare. Fin qui tutto normale, ormai ci siamo abituati. Ma quale sarà il prossimo passo? Di cosa deve temere il guardone nel mero e semplice guardare? Forse l'essere scoperto a guardare. Molto meglio far guardare qualcun altro al posto suo e nel frattempo guardare chi guarda.
Ricapitoliamo: dal fare...al guardare...al guardare il guardone. Secondo voi son troppo pessimista? Staremo a vedere. Anzi, a guardare.

15 commenti:

Anonimo ha detto...

Mettici di mezzo una miopia e la cosa diventa ancora più complicata: sei tu che vedi o sono le lenti a contatto che lo fanno al posto tuo?

Ti è mai successo di vedere due guardoni che litigano mentre sono in servizio?
Hanno gli stessi gesti dei sordomuti..

Anonimo ha detto...

eh, eh, eh, eh....

Anonimo ha detto...

solo guardare no, ma anche guardare si.
zecche ma a voi uomini vi dicevano che si diventava ciechi a fare cosa? le cose non pobbero avere un nesso?

Anonimo ha detto...

Buongiorno Gasta!!
Visto che nebbia e che articolone gigante su FB su La Stampa di oggi?
Assolutamente non sono stata io a consigliarti L'eleganza del Riccio!anche perche' mi sono sempre rifiutata di leggerlo, e le poche persone di cui mi fido che l'hanno un libro palloso."I Libri di Luca" è un bel giallo fantasy, ma forse neanche tanto giallo ...sarebbe bello poter essere "ATTIVATI" e diventare dei "LECTORES"

Anonimo ha detto...

x Carola: come disse la Cortellesi, si diventa ciechi masterizzandosi!!!

L'eleganza del riccio: l'ho mollato tempo fa, due palle mostruose e saccenti.
Domenica sono andato ad un reading e un ragazzetto finocchietto (almeno di voce) lo leggeva come se stesse recitando la vispa teresa.
Da voltastomaco.
zzz

Gasta ha detto...

sorry wood, a consigliarmi sto libro fu quella stordita di MjB, che tra l'altro è in sciopero del commento
sono felice che tu e zecche la pensiate come me in merito a sto libro logorroico, pensa che quest'estate a santorini chiesi a 1 ragazza com'era lei mi disse: "bellissimo, fantastico.." mah
wood non ho letto l'articolo su fb. Lo cerco

Anonimo ha detto...

non perdere tempo con libri eleganti, vai dritto su La strada, di Cormac MacCarthy, da leccarsi le pupille.
zzz

Gasta ha detto...

pur non conoscendo appieno i tuoi gusti credo che ti ascolterò

Anonimo ha detto...

No, guarda.
A me l'eleganza del riccio proprio non è piaciuto, quindi trovo molto strano che te l'abbia consigliato.
Eppoi ho gusti letterari simili a quelli della Wood, quindi mi dispiace caro mio, ma non sono mica stata io.
Piuttosto, leggiti l'ombra del vento o le ceneri di Angela.
Un bacio (finto perchè mi hai dato della stordita).
:)

Anonimo ha detto...

Ah, no.
Mi confondo.
L'eleganza del riccio mi è piaciuto.
Era la solitudine dei numeri primi che mi ha fatto schifo.
Minchia.
Sono davvero fuori.

Anonimo ha detto...

Nel nome del padre, del figlio e dello spirito santo.
Si celebra la scomparsa del blogger Gasta dal web.
Il caro fratello blogger è passato a miglior siti, forse third life (virtualizzazione di quel paese).
Lo compiangiamo tutti.
Un crisantemo all'avatar suo.
ZZZZ

Gasta ha detto...

dear zecche,
scusa la latitanza ma come ben sai, novembre è il mese dei morti...
Domani arrivo con qual cosa di nuovo.
Non sono morto, solo svenuto..

Anonimo ha detto...

Cia Gasta!! questo post puzza di muffa, vabbe' che anche tu sarai preso male come NOIALTRI, PERO' MI RACCOMANDO, essici!!
nON è CHE ANCHE TU HAI MOLLATO IL blog PER QUEL gogolo? DI FB??
TI ASPETTO

Unknown ha detto...

La Strada...pensavo fosse di Fellini, o al massimo di Kerouac...ma toglietemi una curiosità:
il tempo per leggere così tanto chi ve lo regala? Io di questi tempi riuscirei ad abbordare si e no un Tag di Zecche, se quel bradipo mi dicesse dove si possono comperare in Germania...

Gasta ha detto...

Io ho iniziato a leggere per conciliare il sonno.
Risultato: ogni sera se non leggo non mi addormento