martedì 17 giugno 2008

Il Servaj Socievole

L'unione di due insiemi A e B, che si denota comunemente con "A U B", ha luogo se e solo se almeno un elemento x appartiene ad entrambi gli insiemi. L'unione di due insiemi A e B è detta disgiunta se essi hanno intersezione vuota. E' un'ottima rappresentazione geometrica di come gli individui si relazionino nel nostro cortese capoluogo piemontese, patria del Bicerin e della Grande Punto. Mi spiego meglio con un esempio: se un qualsiasi individuo di sesso maschile in un qualsiasi locale torinese tenti un qualsiasi approccio spontaneo nei confronti di una qualsiasi (valgono anche i cessi) gianduiotta sabauda, la probabilità di ricevere una portiera di un Daily in faccia è altissima, seconda solo ad un distaccato ed indifferente rifiuto. Se invece il medesimo individuo, prima di dar inizio al tampinamento, venisse accuratamente presentato alla nostra bela Maria da un amico in comune, un'ex compagna di scuola, un qualsiasi elemento "x" appartenente ad entrambe gli insiemi, le cose tra i due andrebbero diversamente.
Torino, città militare prima ed industriale poi, è da sempre poggiata su compartimenti stagni, circoli chiusi che per comunicare hanno necessariamente bisogno di un elemento in comune. Di contro, ma soprattutto di rigetto, la provincia piemontese ha sfornato un nuovo profilo sociale: il Servaj Socievole. Il Servaj Socievole è l'abitante di fuori città che, mentre in tutto il resto della penisola ha natura selvatica e diffidente, qui in Piemonte sbarca in centro e destabilizza con il suo carico di aperto entusiasmo e sano divertimento tutti i complessatissimi equilibri ermetici torinesi.
Dunque chi dovrebbe essere aperto rimane chiuso e chi dovrebbe diffidare degli estranei gli offre invece da bere. Ma solo chi condivide cresce e così qui da noi accade che un geometra di Verzuolo (CN) parta come piazzista di polizze assicurative e, passando per negozi di abbigliamento e modelle varie, arrivi a dirigere una scuderia di Formula 1, riuscendo addirittura a vincerne il campionato del mondo.
Flavio Briatore, soprannominato dai suoi vecchi amici Trìbüla, derivante dalla sua capacità di superare gli ostacoli per ottenere ciò che vuole (in realtà i maligni sostengono che derivasse dalla difficoltà a far fronte ai propri debiti).
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Glossario
servaj - \ særv'&y \ agg. selvaggio, selvatico . Maschile invariante al plurale. Per il femm. sing. e plur. rispett.: "servaja, servaje".
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8 commenti:

Anonimo ha detto...

My dear, con tutta la cafonaggine che lo contraddisngue, comunque lo ammiro! E' riuscito ad arrivare pur essendo nessuno , e di questo possimo dargliene atto!

Sai che il tuo post sembra rubato ad una cosa che sto scrivendo per Zecche su Torino i suoi luoghi le persone etc..l'ultima parte riguarda propio il BICERIN..se vai nel mio blog ed entroi in un link 18trenta edizioni ne vedrai delle belle

Anonimo ha detto...

per arrivare dove (?) e come è arrivato lui, preferisco restare nell'anonimato!
non ritengo che possa essere una persona da ammirare.
sono ben altre le persone da ammirare!
sicuramente è uno con un pelo sullo stomaco notevole.
mi rattrista il fatto che possa essere ritenuto un "modello" da raggiungere!

Anonimo ha detto...

concordo perfettamente con Gasta sul fatto che l'ambiente torinese sia chiuso!
qui la gente si conosce da quando è nata, ha frequentato le stesse scuole, è andata in vacanza negli stessi posti, gira gli stessi locali.
un "forestiero" viene visto inizialmente come una novità, ma poi come una "minaccia" e non si capisce proprio perchè!
fortunatamente ci sono delle eccezioni!

Anonimo ha detto...

Su Briatore e Gregoracci preferisco non dire. Caliamo un velo pietoso.

Ma sei un tipo curioso, tu? O mi sbaglio?

Anonimo ha detto...

concordo
qui tutte chiuse non si passa...

Anonimo ha detto...

Letti! sei bravo! perche' non provi anche tu con 18:30 edizioni?
Zecche è un grandissimo, l'ho consociuto attraverso il blogg e dopo 1 anno ci siamo incontrati a Torino
ama la scrittura e sa scrivere! hanno tirato su questa piccola casa editrice che vendera' i suioi libricini anche a Torino..vai a vedere

Gasta ha detto...

mi piacerebbe, ma il tempo è sempre poco...
Poco tempo = tante cazzate
Molto tempo = qualcosa di carino uscirebbe

Anonimo ha detto...

Gasta come Saviano... provaci anche tu giovane piemontese; sicuramente meglio, molto meglio del Briatur.
Buon week

Fabio