lunedì 8 dicembre 2008

Ciao. Magari ci si rivede

Tuu…tuuu…tuuu…Ciao, sono quello che hai incontrato alla festa,
ti ho chiamata solo per sentirti e basta...
si, lo so, è passata appena un’ora, ma ascolta:
c’è che la tua voce, chissà come, mi manca.
Se in quello che hai detto ci credevi davvero,
vorrei tanto che lo ripetessi di nuovo…
dicono che gli occhi fanno un uomo sincero,
allora zitta, non parlarmi nemmeno.
Posso rivederti già stasera?
Ma tu non pensare male adesso: ancora il solito sesso!

Cara ragazza del 2000, questa incantevole poesia di Max Gazzè qualche anno fa non avrebbe potuto aver luogo. Le ragazze non erano solite dare il loro numero di casa al primo incontro ed i maschietti non si sognavano neppur lontanamente di chiamare un numero fisso a notte inoltrata. Ci si dava appuntamento magari il sabato successivo alla tal ora nel tal locale. La voglia di sentirsi, di rivedersi o anche solo di guardarsi, ti assicuro, veniva anche a noi. Ma non ci si poteva chiamare o messaggiare appena il desiderio e la brama prendevano il sopravvento. Si aspettava, crogiolantemente impotenti, fino alla sera dell’appuntamento. Sperando e pregando. Non ti dico poi durante i giorni che precedevano l’incontro.., in testa c’era posto solo per il suo viso ed i suoi occhi, così come anche nei discorsi: si parlava di lui con tutti, tranne che con il diretto interessato. E quando (salvo imprevisti) finalmente ci si incontrava, la gioia era immensa ed il cuore rimbalzava talmente tanto nel petto da resettare qualsiasi frase melensa strategicamente preparata con le amiche.
Cara ragazza del 2000, come hai potuto comprendere sono la ragazza di qualche anno fa, quando la tecnologia non era ancora venuta in soccorso dei poveri innamorati. Al mio “lui” scrivevo lettere che arrivavano a destinazione dopo interi giorni e solo la sera potevo gioire ascoltando la sua voce, passando però prima dalle grinfie della madre, sempre attaccata alla cornetta! Adesso che potete usare questo strano aggeggio con tasti e altoparlante, tutto è diventato più facile. Con gli sms non si deve neppure più badare alla grammatica (ormai nessuno ci fa più caso) e ci si può chiamare anche 20 volte al giorno. Ma toglimi una curiosità: la sera, quando vi incontrate o vi ritelefonate, avete ancora qualcosa da dirvi? Sia come sia, volevo solo dirti che oggi siete molto fortunate ad avere un modo per ridurre le distanze ed annullare l'attesa. Tutto e subito. Come mi sarebbe piaciuto possederne uno tutto per me, magari quello super moderno con anche le video chiamate…Ora ti saluto, mia cara. Sai, stasera mi incontro con Marco, il mio ragazzo. E' da domenica che non lo vedo né lo sento e quando salirò sulla sua auto dovrò incatenarmi al sedile per non saltargli addosso.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Io, addosso, al mio ragazzo, gli salterei comunque ;)
In ogni caso dici il vero, cara la mia ragazza di qualche anno fa.
Però è anche vero che, ora, si riesce a capire subito se, il ragazzo che abbiamo di fronte, è un tipo in gamba.
Che sai.
Noi donne di oggi, mica abbiamo tempo da perdere.
Via uno, avanti un altro.
;)

Arturo Folletti ha detto...

Io mi ricordo quando ero giovine e c'era la regola di non chiamare il giorno dopo la tipa che ti aveva dato il suo numero.

ciao ero Gk, ma adesso ho cambiato nome, blog e pure numero
:-)

Arturo Folletti

Gasta ha detto...

grande arturo.
Ti stimo

Anonimo ha detto...

Vaccagare Gasta.
Con stima, nè.
:)

Anonimo ha detto...

Io mi ricordo quando squillava il telefono di casa e il cuore batteva fortissimo...Ma alla fine: o era la nonna, o la zia!

Ciau nè