Torino, Piazza S. Carlo. Dialogo che ho inavvertitamente ascoltato tra 2 uomini intenti a cogliere il primo sole di marzo seduti su una panchina di legno.
"Io ho fede nella razza."
"Per me la decadenza ha un fascino maggiore"
"E l'arte?"
"E' una malattia."
"E l'amore?"
"Un'illusione."
"La religione?"
"Il surrogato elegante della fede."
"Sei uno scettico."
"No davvero. Lo scetticismo è il principio della fede."
"Ma che cosa sei?"
"Definire è limitare."
"Dammi un filo."
"I fili sfuggono di mano. Ti smarriresti nel labirinto."
"Mi fai girar la testa. Parliamo di qualcun altro."
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6 commenti:
Luca, io quando mi siedi su una panchina al sole gli unici spezzoni di discorso sono i seguenti: " prenoti tu la pizzeria? e quanti siamo? , ma bubu cucu e cicci vengono? " oppurre : "mamma ciao ,torno a pranzo " ( ovviamente inutile ribadire che le chiamate alle mamme sono fatte solo dagli uomini) altro spezzone di telefonata: "si si , no no, non mi pare , ma vaaa sul serio, aggia' "
ma hai registrato la conversazione? no, perchè io non ci sarei stato dietro a ricordarmi tutto..
Sto tizio che pensa che l'amore sia un'illusione mi piace già.
Trovamene uno cosi Gasta.
Per piacere.
ma erano sotto l'effetto di un acido?
wood
la donne dicono: mamma mi passi a stirare le camicie?
A Folletti
ho un orecchio particolare per le stronzate
Gramigna e beena
No
Antipatico.
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