giovedì 30 ottobre 2008

La Bussola dell'amore (e dintorni)

Post in gara per la "Peperonata d'Oro" del Festival del riciclo

Da sempre quando si parla d’amore bisogna prestare parecchia attenzione a frutta e verdura: dalla scontatissima banana si passa velocemente a meloni, carote, pere, finocchi e poi ancora a prugne, pesche e cetrioli, fino ai più raffinati fichi, ciliegie e more, considerati afrodisiaci in quanto simili nell'immaginario erotico a capezzoli e organi genitali femminili (vedi anche “Afrodita” di Isabel Allende, che consiglio a tutti).Negli ultimi decenni, inoltre, amore e sessualità si son visti spesso affiancati ad aspetti geografici: le russe sono tutte delle maiale, le spagnole (e, come direbbe Tiziano Ferro, le messicane) hanno i baffi e quelle del Nord Italia si scaldano e si raffreddano con regole dettate dall'infallibe dottrina della Bussola dell’amore. La Bussola dell’amore è quella teoria logaritmica che raffronta i punti cardinali (ovest e est) con la propensione all’arrapamento facile ed alla “botta e via” da parte delle fanciulle nord italiane. Si parte ovviamente dalle nostre chiusissime e castissime sabaude (peggio di loro solo le loro blindate cugine valdostane) per poi passare alle più tiepide milanesi, alle calde bresciane ed alle bollenti tutto fare trevigiane (non scomoderei quelle dell’est, sennò ci si ustiona..). Gli stessi fautori della bussola dell’amore sono anche forti sostenitori della Fedeltà geografica, la quale sentenzia che l’adulterio è adulterio solo se consumato all’interno dei confini regionali (alcuni sostengono addirittura provinciali…). Tutto per auto giustificarsi dalle eventuali scappatelle fuori porta. Sempre più frequenti e lunghe le trasferte di lavoro, sempre meno durature le relazioni. Così dallo spazio si passa velocemente al tempo, sempre più (ab)usato per conoscere gente sempre meno per instaurar rapporti. E ci risiamo. Puoi partire da dove vuoi ma arrivi sempre qui, dove arrivò già tempo fa anche "Ritorno al Pinin": più si conosce, più ci si infila nei letti altrui e più ci si sente soli.Ma la colpa di chi è?Di chi, in amore, ha ucciso l'attesa.
E di chi non si è reso conto che aspettare è fondamentale.
Perchè genera desiderio.
E da un po' di tempo, attesa e desiderio, in giro nessuno li ha più visti.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Gasta, ebbene sì, intanto la copulazione nasce per procreare etc etc etc
non me ne frega niente del tuo post moraleggiante e bacchettone.
Se fossi delle tue zone, verrei a verificare di persona la tua capacità aspettatoria sequestrando la bionda di turno che vedrei a braccetto con te.
Per il resto, togli quell'header e metti qualcosa di decente, 'sta mocciata-vanzinata mi da l'orticaria.
ZZZ

Gasta ha detto...

zècccccheeeee
mocciata-vanzinata? A me? Guarda non mi son accorto di sta roba fin quando non me l'hai fatto notare. Provvederò subito a togliere la foto, pur rischiando l'incazzatura di chi l'ha scattata: un certo Scamarcio. Lo conosci?

Ciao da albakiara 88 ke ne sarà di noi scusa se ti kiamo pistola ti vi bi se me la d

Anonimo ha detto...

Vorrei postare un commento ma rischio di incorrere nelle ire di zecche, che poi mi dirà bacchetona.
Ciao
Arial