martedì 21 ottobre 2008

Sei unica

Post in gara per la "Peperonata d'Oro" del Festival del riciclo

Vi siete mai domandati perché certi uomini devono trombare almeno 2 volte al giorno mentre altri rimarranno autosufficientemente spalmati sul divano per tutta la vita? Perché taluni si vestono da donna la sera e altri da prete (tutto il giorno)? Perché certe signore abusano di trucco e cm. di taccho a spillo mentre alcune non osano neppure alzare lo sguardo durante una conversazione? Perché le giraffe mangiano le foglie più alte delle acacie e gli struzzi infilano la testa sotto la sabbia?
Perché siamo tutti diversi. Ma tutti vogliamo essere uguali. Talmente tanto da andare contro la nostra stessa natura.
.
Ho sempre odiato la margheritina della Guru, il giocatore di polo della Ralph Lauren (ultimamente ne ho visti di enormi), la maglietta rossa di Che Guevara, il giubbottino da vela della North Sails, la foglia di maria stampata dappertutto, le camice con i colletti bianchi dei tavolieri, lo zaino dell'Invicta, il giallo il verde e il rosso giamaicani, il simbolo della pace e la A di anarchia a sfregiare i muri delle case.
Quando un uomo con fare da bullo e occhi da pesce lesso sussurra alla sua amata il classico dei classici: "sei unica", in realtà non si rende condo che sta dicendo la cosa più ovvia e scontata tra tutte quelle che avrebbe potuto inventarsi. Cero che è unica, siamo tutti diversi!

"Sei speciale".
Ecco, questo sì che sarebbe stato un bel complimento.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Gasta, siam tutti diversi e tutti uguali.
Nel senso che ci illudiamo di essere diversi, ma le leggi di mercato ci spingono dove alcuni hanno deciso.
Non c'è speranza.
Dovremmo scendere per essere noi stessi.
L'unica cosa che ci restituisce identità in questo mondo di tutti uguali è l'amore.
Nel senso che (leggi Galimberti, nel suo Le cose dell'Amore)
ci resta una sola via d'uscita in questa società che ci ha tutti omologati, sentirsi speciali perchè qualcuno ha così deciso.
Il fatto è che anche questo, con l'esercizio continuo, non ti ripaga più.
Cioè, ti annoia pure...
Non so perchè. Ma è così.
Pertanto mi riesce gradevole essere speciale ma per me. O per altre cose, vedi la solidarietà, o l'arte, o cercare di trovare altre vie d'uscita.
Arial
violette.blog.tiscali.it

Anonimo ha detto...

Sei unica o sei speciale etc etc fanno parte di quelle cose che mi fanno incazzare.
Ognuno è quello che è, con quello che sa fare (bene o male), con quello che vorrebbe fare e per cui si impegna, o che vorrebbe fare e per cui non si impegna, per quello che ptrebbe essere e non è (in base al suo talento), o che vorrebbe essere e non sarà mai (perchè gli mancano i mezzi).
Ognuno è caso a sè, ha una storia, una sua dotazione, una sua gamma di eventi possibili che sfrutterà o meno.
Nessuno è speciale o unico. Chi te lo dice lo fa perchè è un vezzo, perchè è una frase di circostanza, perchè è un modo per accattivarsi una simpatia etc etc

Gasta ha detto...

Arial
guarda di ogni tua cosa che scrivi giuro ne comprendo solo circa l'80%. Ovviamente questo è un complimento

Zecche
Wood è una bulla

Anonimo ha detto...

C'è anche di meglio:

mi fai sentire speciale

non per vantarmi ma a me è capitato un paio di volte di sentirmelo dire, in quelle circostanze ho battutto il record mondiale di cento metri piani di Usain Bolt, ma purtroppo non c'erano i giudici di gara a certificare questo primato..

Guiro Karelias

Anonimo ha detto...

Io ne vorrei tanto uno che mi dicesse: sei davvero magra.
Li si che godrei.
..
Che qualcuno mi dica che sono speciale, unica o altre robe del genere me ne sbatto altamente. E non perchè non dia importanza alle parole, anzi. Io viaggio molto di più con carta riuvida dove parole frettolose riescono ad arrivarmi diritte al cuore, molto più di un bacio. Il punto è che abbiamo imparato tutti l'arte dell'incantare. E, consapevoli, speriamo che, buttando là aggettivi roboanti del cazzo, la gente si innamori di noi.

Anonimo ha detto...

Mi rendo conto. Non è la prima volta che qualcuno mi capisce al 20%.
Sarà colpa mia di sicuro. Anzi è colpa mia.
Sono troppo intelligente, e alla fine, questo allontana...
sto scherzando, ovviamente.
Gasta ma cosa c'è di difficile da capire quando dico che l'omologazione che le leggi di mercato impongono, ci danno solo l'illusione di essere speciali?
Ho detto che se ti compri una borsetta Louis Viutton ti senti speciale, in realtà ti hanno preso per i fondelli, perchè per farti comprare quella borsa hanno lavorato così profondamente su di te da farti essere come milioni di persone...
E che l'amore ti dà l'illusione di essere speciale perchè in questa società spersonalizzante ti senti qualcuno solo perchè qualcuno te lo dice....
Ma anche lì è un imbroglio, perchè nell'amore non incontri l'altro, ma la parte sconosciuta di te stesso. Insomma ti innamori di un te che non conosci e l'altro è un pretesto per andarci incontro. E' un pretesto per sentirti speciale.
sto dicendo che poche vie d'uscita ci restano: essere noi stessi.Ma questo è un esercizio così difficile...
L'ironia, anche questo ci salverà, facendoci sentire non perfetti ci ricondurrà verso un principio di realtà. Perchè la realtà è che non siamo perfetti, non siamo speciali non siamo unici.
siamo simpatici con le nostre imperfezioni e la capacità di rendercene conto.
Mi rendo conto d'essere stata unica!!!!
scusa. Baci
Arial